Pagina:Tozzi - Con gli occhi chiusi, Milano, 1919.djvu/140

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mano sgraffiato; e perciò, spesso, vi si succhiava il sangue.

— Quanto ci dà? Vogliamo mangiare anche noi.

Rispose Ceccaccio. E Palloccola:

— Questi contadinacci non ci regalano più niente. Facciamo per strapazzarci.

Essi erano andati da un podere all’altro, capitando nelle ore della trebbiatura; in modo che ogni contadino, per levarseli di torno, aveva regalato una forcatella di paglia. I contadini non rifiutavano mai, temendo ch’essi per vendetta ne rubassero molta di più.

Infatti, vivevano più di furti che di lavoro; e non avevano mai un mestiere fisso.

Domenico faceva, soito prezzo, grandi provviste di paglia, che poi bastava fino all’anno dopo per la stalla addetta alla trattoria.

— Volete fare a peso o a occhio?

Domenico chiese, togliendosi le mani dal panciotto.

— Come vuole. Siamo contenti in tutte le maniere.

Pipi e Nosse, già contrattato, interruppero:

— Intanto mandi via noi. Ci paghi.

Erano due giovini. Pipi con una testa enorme, gonfia, con la fronte ampia. E gli occhi ceruli erano dolci, di una dolcezza infantile. Nosse aveva i baffi neri, e i piccoli