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Ma gli dispiacque insistere, non sapendo se sbagliava.
— È troppo presto. Tra cinque giorni.
Ella sorrise soltanto per prendere tempo.
— Pensa che t’aspetto.... Non mi credi? Dimmelo che mi credi....
— Lo so.
E sorrise un’altra volta.
— Ti posso scrivere?... Ma sai leggere?
— No.
E avrebbe invece voluto mentire, guardandolo più volentieri con alterigia; ma arrossì, abbassando il volto.
— E chi ti leggerà le lettere? Una donna, non è vero?... Bada di fartele leggere soltanto da una donna.
— Da una donna: c’è bisogno che tu me lo dica?
E arricciava con una mano il labbro di sotto; Pietro la guardava rapito; poi, per rassicurarsi che non fosse costretta a mentirgli, chiese:
— Quella che vidi quando venni a trovarti?
Ma Ghìsola se ne accorse e rise; rispondendo:
— Un’altra. Non venire più oltre.
Egli disse: — Torna presto.
Ed ebbe questa riflessione istantanea: «Perchè l’obbedisco? Ma ciò mi procura un senso di piacere e d’orgoglio!».