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Pagina:Tozzi - Con gli occhi chiusi, Milano, 1919.djvu/250

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bambino, piangendo, le facesse dimenticare il denaro.

Tenne ancora il capo giù, come per riflettere: se fosse valso, sarebbe andata invece di lui da Domenico; ma per quello scopo non c’era da immischiarsene! Gli disse:

— Non può fare a meno d’andare subito domattina?

Egli rispose:

— È possibile dopo che ho ricevuto questa lettera?

Ella comprese e sospirò. Egli, aspettato un poco, disse: — Dammeli.

— Quanti gliene occorrono?

— Più dell’altra volta.

— Dio mio, come faccio a trovarli! Perchè non pensa a metterli da parte un pochi per settimana?

Egli si rammaricò di non averci mai pensato; e gli parve inspiegabile.

— Farò così da qui innanzi. Questa volta....dammeli tu.

Se avesse dovuto attendere ancora, non avrebbe avuto l’animo d’insistere; ma Rebecca, credendo alla sua promessa, cedette.

Pietro contò da sé i denari; mentre ella, appoggiandosi al cassetto aperto, lo guardava in viso. Le sorrise e la ringraziò.

Rebecca, accompagnandolo in cima alle scale, gli raccomandò ancora:

— Pensi che me li deve restituire.