Pagina:Tozzi - Con gli occhi chiusi, Milano, 1919.djvu/84

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— Non dirgli niente!

Ella abbassò la testa, rispondendo:

— Allora vada via!

Ma Pietro credette d'essere amato. E raggiunse Antonio, prendendolo a braccetto. Cominciarono, allora, a ridacchiare.

Poi, Antonio disse sinceramente, e anche perchè Pietro non pensasse più a Ghìsola:

— Perchè siamo venuti a Poggio a' Meli? Non ci siamo divertiti.

Una cicala cantò da un olivo. La saggina ondeggiava prima lenta e poi in fretta; talvolta qualche stelo pareva scosso da un brivido, aprendo a tratti i suoi fiori chiari.

Antonio cavò di tasca un coltellino con il manico d'osso a coda di pesce, spingendolo sotto la buccia secca di una canna, che aveva raccolta; tagliando anche i cerchietti dei nodi, a colpi che assomigliavano al suo riso.

Pietro non si volse indietro a vedere dove fosse Ghìsola perchè non facesse altrettanto Antonio, giacché ora fingeva d'essere attento al suo lavoro di pulitura. Antonio infatti lo spiava; ma era sicuro che non ce ne fosse bisogno.

Giunti alla Porta Camollia, si spolverarono con il fazzoletto le scarpe, si asciugarono il sudore e si ravversarono il cappello aiutandosi a rifarci la piega nel mezzo.

Prima d'entrare nella trattoria, si promisero di non parlare più nessuno dei due a Ghìsola.