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Pagina:Tozzi - Giovani, Treves, 1920.djvu/104

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Una recita cinematografica.


Il portiere Calepodio fa anche il ciabattino. Non ci ha nè meno uno stambugio, dove ficcarsi; ma si mette a sedere dentro la porta; e, quando esce o entra qualcuno, deve sempre, se è in tempo, tirare in dietro le ginocchia perchè l’ingresso è troppo stretto, e non potrebbe passare nessuno. C’è una signora grassa che, quando lo vede lì, si ferma sempre a un passo di distanza perchè si scansi più del solito. A lei, naturalmente, dà noia; e lo guarda indignata e crucciata. Il ciabattino se ne accorge e le chiede, senza aversene a male, pronto magari ad alzarsi:

— Non passa, signora Pia?

Ella non gli risponde nè meno; tenta di spianare il viso, ma si volta dall’altra parte e basta; e la collera le dura fin quando è giunta in casa