Pagina:Tozzi - Giovani, Treves, 1920.djvu/176

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vita 169


a tavola, con la testa tra le mani. La donna seguitava a piangere. Minello disse come per incolparla:

— Egli crede che io ora ti ammazzi.

— È possibile che tutta la vita io la passi così?

— E che colpa ci ho io?

— Fallo entrare quel ragazzo.

— Tu pensa per te. Perchè deve credere che io ti voglia ammazzare?

La donna rispose con un accento placido:

— Perchè è vero.

Egli empì un bicchiere di vino per sè e uno per lei. Poi riprese il fiasco ed empì anche quello di Jacopo. E comandò:

— Chiamalo.

La donna aprì l’uscio. Il ragazzo non voleva entrare, non voleva rappacificarsi. Ma ella lo tirò dentro per la camicia, dicendogli sottovoce che obbedisse. Minello, senza guardarlo gridò:

— Bevete tutti e due!

La donna e il ragazzo presero il bicchiere in mano; aspettando. Egli disse, sghignazzando e strizzando gli occhi: