Pagina:Tozzi - Giovani, Treves, 1920.djvu/183

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176 creature vili


ste come gli voglio bene! Nel baule, porto sempre la sua fotografia, e un giorno spero di rivederlo, se non morirà presto.

Poi, Lina bestemmiò; e disse una parola oscena. Allora Eva raccontò:

— Io non ho più nessuno... Mi ricordo soltanto che mia madre voleva farmi fare la maestra... Ma non avevo voglia di studiare... A tredici anni avevo già avuto una bambina... Poi sono dovuta scappare dalla mia città, perchè mia madre mi voleva rinchiudere in un convento... Poi sono stata in una casa di correzione... Ma poco tempo, perchè riuscii a scappare; e trovai uno che mi ha tenuto con sè quattro anni. Quando gli venni a noia non sapevo come vivere... Ho anche fatto la canzonettista, ma non mi piaceva... Ho cantato due anni, ma la voce non mi si prestava...

La Francese, quasi per non essere da meno delle altre, disse:

— Io ho girato tutta l’Europa... Ho viva soltanto la madre, a cui mando ogni mese quanto posso; perchè mi tiene con sè un figliolo, ch’è già passato a comunione, io non l’ho più visto. Ed egli crede ch’io sia morta. Da principio