Quando l’anima tornata
Dalla1 squallida vallea,2
Al Divino che tacea:
Sorgi, disse, io son con Te3.
Che parola si diffuse
Tra4 i sopiti d’Israele!
Il Signor le porte ha schiuse!
Il Signor, l’Emmanuele5!
O sopiti in aspettando,
È finito il vostro bando:
Egli è desso, il Redentor.
Pria di Lui nel regno eterno
Che mortal sarebbe asceso?
A rapirvi al muto inferno.
Vecchi padri, Egli è disceso:
Il sospir del tempo antico,
Il terror dell’inimico6,
Il promesso Vincitor.
Ai mirabili Veggenti,
Che narrarono il futuro,
Come il padre ai figli intenti
Narra i casi che già furo,
Si mostrò quel sommo Sole7 n
Che, parlando8 in lor parole,
Alla9 terra Iddio giurò;
Quando Aggeo, quando Isaia
Mallevaro al mondo intero
Che il Bramato un dì verria; o
Quando, assorto10 in suo pensiero,11
Lesse i giorni numerati, p
E degli12 anni ancor non nati
Daniel si ricordò.
- ↑ Da la
- ↑ vallea
- ↑ te
- ↑ Fra
- ↑ l’Emanuele
- ↑ de l’inimico
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- ↑ Che parlando
- ↑ A la
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