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notizie storiche 9


758. — Alboino, duca di Benevento, e Liutprando, duca di Spoleto, si ribellano a Desiderio, mettendosi sotto la protezione di Pipino. Desiderio gli attacca, gli sconfigge, fa prigioniero Alboino, e mette in fuga Liutprando.1 In quest’anno, o nel seguente, fu associato al regno il figliuolo di Desiderio, nelle lettere de’ papi e nelle cronache chiamato Adelgiso, Atalgiso, o anche Algiso, ma negli atti pubblici, Adelchis.

Nell’anno 768, morì Pipino: il regno de’ Franchi fu diviso tra Carlo e Carlomanno suoi figli. Le lettere a Pipino, di Paolo I e di Stefano III, successori di Stefano II, sono piene di lamenti e di richiami contro Desiderio, il quale non restituiva le città promosse, anzi faceva nuove occupazioni.

770. — Bertrada, vedova di Pipino, desiderosa di stringer legami d’amicizia tra la sua casa e quella di Desiderio, viene in Italia, e propone due matrimoni: di Desiderata o Ermengarda,2 figlia di Desiderio, con uno de’ suoi figli, e di Gisla sua figlia con Adelchi. Stefano III scrive ai re Franchi la celebre lettera, con la quale cerca di dissuaderli dal contrarre un tal parentado.3 Cionnonostante, Bertrada condusse seco in Francia Ermengarda; e Carlo, che fu poi detto il magno, la sposò.4 Il matrimonio di Gisla con Adelchi non fu concluso.

771. — Carlo, non si sa bene per qual cagione, ripudia Ermengarda, e sposa Ildegarde, di nazione Sveva.5 La madre di Carlo, Bertrada, biasimò il divorzio; e questo fu cagione del solo dissapore che sia mai nato tra loro.6 Muore Carlomanno: Carlo accorre a Carbonac nella Selva Ardenna, al confine de’ due regni: ottiene i voti degli elettori: è nominato re in luogo del fratello; e riunisce così gli stati divisi alla morte di Pipino. Gerberga, vedova di Carlomanno, fugge co’ suoi due figli, e con alcuni baroni, e si ricovera presso Desiderio. Carlo ne fu punto sul vivo.7

772. — A Stefano III succede Adriano. Desiderio gli spedisce un’ambasciata per chiedergli la sua amicizia: il nuovo papa risponde che desidera di stare in pace con quel re, come con tutti i cristiani; ma che non vede come possa

  1. Paul, Ep. ad Pip.: Cod. Car. 15.
  2. Le cronache di que’ tempi variano perfino ne’ nomi, quando però li danno.
  3. Cod. Carol., Epist. 45.
  4. Berta duxit filiam Desiderii regis Langobardorum in Franciam. Annal. Nazar. ad h. an.; Rer. Fr., t. V, p. 11.
  5. Cum, matris hortatu, filiam Desiderii regis Langobardorum duxisset uxorem, incertum qua de causa, post annum repudiavit, et Hildegardem de gente Suavorum praecipuae nobilitatis feminam in matrimonium accepit. — Karol. M. Vita per Eginhardum, 18. (Scrittore contemporanco).
  6. Ita ut nulla invicem sit exorta discordia, praeter in divortio filiac Regis Desiderii, quam, illa suadente, acceperat. Eginh., in Vita Kar.. ibid.
  7. Rex autem hanc eorum profectionem, quasi supervacuam, impatienter tulit. Eginh., Annal. ad h. annum.