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manzoni maltrattato 497

memoria del Manzoni, o sacro c’è il buon nome di Milano. A buon conto quei tali «pugni poderosi» lascerebbero il livido pur sulla rinomanza di città civile, a cui questa capitalo morale ha, fino a prova contraria, diritto.

Dunque anche il Barbiera dà alle «larghe lividure sui fianchi» una ragione molto più umana: umana in tutti i sensi. E non se ne parli più! Ma qualche dubbio gli rimane per una certa macchia riscontrata sullo zigomo sinistro. Credo che anche a quel residuo di dubbio avrebbe rinunziato, se avesse letto o trascritto meglio il documento, dond’egli cita. I medici scrivono precisamente: «Macchia ecchimotica oblunga, diretta dall’alto al basso, in corrispondenza dell’apofisi orbitale dell’osso zigomatico sinistro». Il Barbiera sopprime l’inciso, che ho riferito in corsivo; e a me pare che esso valga a rassicurare pienamente sulla causa dell’ecchimosi. Negli ultimi mesi della sua esistenza, il Manzoni era caduto due volte: sui gradini della chiesa di San Fedele, e nella sua biblioteca.

Il «Verbale del processo d’imbalsamazione», che il Barbiera crede inedito e presso che sconosciuto, fu pubblicato dal Comune stesso di Milano «nel primo anniversario della morte» del Manzoni, in un fascicolo di 104 pagine, dove furon raccolti tutti i documenti e i ragguagli concernenti le onoranze funebri rese al sommo cittadino. E giacchè il Barbiera non è riuscito a decifrare le firme di tutti i medici che alla imbalsamazione presero parte, eccole qui nette:

Luigi Bono, Felice dell’Acqua, Nardi Ernesto, Fortunato Cattò, Ambrosoli Pietro: medici, municipali; Ambrogio Gherini, Cesare Todeschini: medici curanti; Massimiliano Benati: ufficiale sanitario. Del prof. Verga nessun cenno. Solo, in un documento successivo, il suo nome figura tra i moltissimi firmatari del «Verbale dell’avvenuto trasporto della salma al cimitero maggiore», il 29 maggio 1873. L’elenco comincia con Umberto di Savoia, Amedeo, Eugenio di Savoia, Gabrio Casati collare della SS. Annunciata, e va oltre con Achille Mauri, Giuseppe Biancheri, Giuseppe Massari, Agostino Bertani, Emilio e Giovanni Visconti Venosta, Ubaldino Peruzzi, l’arcivescovo Di Calabiana,