Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu/106

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LAMENTAZIONE



corifeo


 Strofe I
Deh! Su noi scenda una súbita morte,
che senza tormento,
che senza nel morbo giacere, ci rechi
un sonno senza mai fine, perenne,
1510ora che spento è il benigno mio duce,
dopo che tanto sofferse per una
donna; e una donna gli tolse la luce!

coreuta



Ahimè, Elena, Elena stolta,
che tante e tante anime, sotto
1515le mura di Troia, tu sola, hai perdute!
Discordia, e tu, flagel di questa reggia,
onde spenta uno sposo ebbe sua vita,
per te, di nobil sangue incancellabile
s’aperse una ferita!