Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu/110

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AGAMENNONE 107

esprimer! Tu giaci in tal ragna d’insidie,
lo spirito a fine esecrando esalasti:
in questo giaciglio d’obbrobrio tu giaci,
prostrato con frode mortale,
1590da lungi, con duplice strale.

CLITENNESTRA

Non forse egli fu, che introdusse
in questa dimora
vendetta ed insidia? Il virgulto
che in me da lui crebbe, quel pianto
1595mio lungo, Ifigènia... Ah! Ma pari
la colpa e il castigo; ma vanto
superbo non mena
nell'Ade! La morte
col ferro che stermina gl’inflisse la pena.

CORIFEO

 Strofe terza
1600Partito a cui sollecito
m'appigli, ignoro, mentre al suol precipita
la reggia: è a me precluso ogni cammino.
Non piú stillar di gocce: alto lo strepito
presento, e tremo, di sanguinea pioggia
1605che abbatta le sue mura:
però che del Destino
su nuove cóti, il ferro omai Giustizia
affila, a nuovi eventi di sciagura.