Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu/116

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AGAMENNONE 113

non m’impone. Tu dici che quest’uomo
ucciso hai di gran cuore, ed hai tramata
questa misera strage solo tu.
1715Non salverai dalla giustizia, sappilo,
il capo tuo: cadrai per man di popolo,
sotto le pietre e le maledizioni.

EGISTO

Tu dici questo, tu che arranchi agli ultimi
banchi di remi, quando alto sul ponte
1720c’è chi governa? Vecchio, ben saprai
quanto è duro imparare a questa età,
quando altri impone di far senno. I ceppi
e le torture del digiuno, sono
medici portentosi a rinsavire
1725sin la mente dei vecchi. Hai gli occhi aperti,
e non distingui ciò? Non calcitrare
al pungolo, ché il cozzo non ti fiacchi!

CORIFEO

Ah! Femminetta! E tu, seduto in casa
dopo macchiato il letto dell’eroe,
1730che ritornato appena era dal campo,
questa sorte hai tramata al nostro duce!

EGISTO

Anche queste parole saran fonte
di lagrime. La tua voce è l’opposto

Eschilo, II - 8