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134 | ESCHILO |
105senza parola, come fu la morte
del padre mio, spargo le offerte al suolo,
che le sugga, e vo’ via, come chi gitta
lordure, scaglia il vaso, e gli occhi torce?
Anche voi del mio dubbio esser partecipi
110dovete, amiche: poi che un odio istesso
anche partecipiamo. Or nulla in cuore
chiudete, per timor: domina il fato
ugualmente su tutti, e servi e liberi:
dimmi quale ti par migliore avviso.
CORIFEA
115Ciò che penso dirò: per questa tomba
lo attesto, ch’io come un altare venero.
ELETTRA
Dunque, per questa riverenza, parla.
CORIFEA
Liba ed invoca il ben sui fidi amici.
ELETTRA
E quali amici ricordar potrei?
CORIFEA
120Te stessa prima, e quanti Egisto aborrono.