Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu/144

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LE COEFORE 141


220Un altro segno — orme di piedi simili,
anzi uguali alle mie. Due son le impronte,
di lui, d’un suo compagno. E le calcagna
e le impronte dei tendini, combaciano
con l’orme mie. Che ansia! Io già vaneggio!

Dal loro nascondiglio escono improvvisamente Oreste e Pilade.


ORESTE


225Chiedi ai Celesti a cui volgi i tuoi voti
che il resto di tue preci esaudiscano.

ELETTRA


Ed in che cosa esaudita or m’hanno?

ORESTE


Tu vedi quelli che veder chiedevi.

ELETTRA


Sai che alcun dei mortali io chiami? E quale?

ORESTE


230Oreste! E so che ardente brama n’hai.

ELETTRA


E come il voto esaudito fu?