Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu/146

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LE COEFORE 143

simile alle tue chiome, e osserva. Guarda
245questo tessuto: la trama dei pettini,
le forme vedi delle fiere: è opera
della tua mano! — Frenati! La gioia
non turbi la tua mente! Sai che quelli
che amar piú ci dovrebbero, ci aborrono!

ELETTRA


250O dei paterni Lari amor dolcissimo,
o atteso a lungo, o lagrimato germe
della salvezza, col tuo braccio saldo
conquisterai del padre tuo la reggia.
O dolce volto a cui di quattro affetti
255sono legata! Salutarti padre
m’è necessario; a te l’amor si volge
che a mia madre dovrei — la madre aborro
a gran giustizia: a te l’amore ch’ebbi
per la sorella mia, sgozzata senza
260pietà, sovra l’altare; e mio fratello
fedele sei, che al primo onor mi rende.
La Giustizia e la Forza, e Giove, il massimo
signor dell’universo, ora t’assistano.

ORESTE


O Giove, o Giove! I nostri eventi osserva!
265Dell’aquila i rampolli osserva, privi
del padre, spento fra le spire e i lacci
dell’orribile serpe. E aduggia gli orfani
digiuno e fame: ché non anche valgono