Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu/263

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CORIFEA


Molcir mi sento, e il furor mio depongo!

ATENA


Qui rimanendo, amici acquisterai!

CORIFEA


Quali inni vuoi per questo suol ch’io levi?

ATENA


Tali che araldi sian di fausta sorte!
Dalla terra essa giunga, e dalla rorida
acqua del mar, dal cielo: e spirino aliti
di venti su la terra, e il sole sfolgori.
E che le zolle il frutto e de le greggi
rigogli e abbondi; e non la fiacchi il tempo;
e la progenie dei mortali, prosperi.
E si disperda dei malvagi il germe:
ch’io, come saggio agricoltore, illese
le progenie dei giusti sol desidero.
Queste saranno le tue cure. Ed io
questa città vittrice, ognor fra gli uomini
chiara farò nelle guerresche prove.