Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu/38

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AGAMENNONE 35

215cantava essa al banchetto.
La virginea sua voce, al terzo calice,
intonava il peana e il fausto augurio
pel suo padre diletto.

Antistrofe VI
Gli effetti ignoro e taccio;
220ma di Calcante mai
l’arti non furono irrite. Giustizia
offre saggezza a chi patí. Saprai
ciò che serba il futuro insiem con l’esito.
Non dartene pensier: sarebbe piangere
225prima della disgrazia.
T’apparirà ben chiaro
al raggio del mattino. Eventi prosperi
nascan da ciò, come or brama quest’unico
dell’Apio suol riparo.


Rientra Clitennestra, alla quale alludono le ultime parole.