Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu/42

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AGAMENNONE 39

giunge ai custodi, che sul fuoco gittano
un mucchio d’arida erica, e rispondono
270col fuoco al fuoco, ed oltre il nunzio inviano.
E non illanguidita, anzi piú valida,
la face, a guisa di lucente luna,
valica il pian dell’Asopo, e sui vertici
del Citerone, un nuovo passo suscita
275del messaggio di fuoco. E la custodia
non repudiò la peregrina luce,
anzi ne incese una maggior che l’altre.
E il bagliore volò su la palude
Gorgonia, e giunto ai picchi d’Egipanto,
280scosse le guardie, sí che non mancasse
la vampa: accendon quelle, e con grande impeto
oltre inviano una gran barba di fiamma,
ch’arda e la vetta superi imminente
sopra il varco Saronio: e irruppe, e giunse
285su la cima aracnèa, che incombe vigile,
su la città. Di lí venne alla casa
degli Atridi, la luce a cui fu avolo
il fuoco d’Ida. Per me dunque arse
tale corsa di fuochi: l’uno all’altro
290trasmise il segno; e vinse il primo e l’ultimo.
La prova eccoti e il segno della nuova
che lo sposo da Troia a noi mandò.


CORIFEO

I Numi, o donna, poi ringrazierò;
ma per disteso udire la novella
295vorrei, stupirne ancora: oh parla, parla!