Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/194

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ELENA 191

delle lancie, e non tentano
senza dolore un termine degli uomini
porre alle doglie amare.
Ché, se il sangue decidere
deve, qual mai città potrà desistere
dalle cruente gare?
Con vïolenza i talami
espugnâr dei Priàmidi,
e potean con parole eque decidere,
Elena, la contesa
che per te nacque. Ora nell’Ade giacciono,
e su le mura, fiamme pari a folgori
irruppero su te. Nel fato misero,
doglia su doglia pesa.