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Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) I.djvu/187

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mi sian d’esiglio. E possa io, possa giungere
dove né me piú vegga
il Citerone maledetto, né
queste pupille il Citerone, dove
del tirso piú ricordo alcun non resti.
Esce sostenuta dalle ancelle.
i corifea
Spesso tramuta quando oprano i Dèmoni,
e inaspettati eventi i Numi compiono.
E a ciò che s’attendea negarono esito,
e all’inatteso aprîr tramite agevole.
Della favola triste è questo il termine.