Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) I.djvu/267

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coro
Strofe
Il lutto io vedo già, vedo le lagrime,
gli ululi ascolto, il rompere dei gemiti,
quando saprà che un figlio
trovò lo sposo, la signora mia,
ed essa invece orba è di prole e sterile.
O di Latona figlio, or che significa
questa tua profezia?
Donde provenne, da qual donna, il pargolo
che fu cresciuto nel tuo santuario?
Non m’allieta l’oracolo,
e l’inganno pavento,
se considero l’esito
che aver può tale evento.
È strano il signor mio, strano è che m’ordini
ch’io rimanga in silenzio.
Tutto è frode, fallacia
tutto, in questo fanciul che germinò
da un altro sangue. E chi negarlo può?

Antistrofe
Tutto dobbiamo alla regina esplicito
narrar, che ogni suo ben poneva, o misera,