Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu/263

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creonte

Udito ho ch’ei Tebe disprezza, e fida
nel suo nuovo parente e nell’esercito.
Ma si lasci di ciò la cura ai Superi.
Ciò che piú preme a dirti adesso io giungo.

eteocle

E che mai? Ciò che dici io non intendo.

creonte

È fra noi giunto un prigioniero argivo.....

eteocle

E che novelle dei nemici reca?

creonte

Che la città di Cadmo e le sue torri
fra poco assalirà l’argivo esercito.

eteocle

Le schiere dei Cadmèi dunque uscir devono.

creonte

Dove? La foga giovanil t’acceca?