Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu/57

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54 EURIPIDE


medea

Dunque, sin qui di figli orbo vivesti?

egeo

Volle ch’io figli non avessi, un Dèmone.

medea

Ed hai la sposa? O privo sei del talamo?

egeo

Del letto nuzïal conosco il giogo.

medea

E che responso diede Febo a te?

egeo

Tal, che non basta umana mente a intenderlo.

medea

E ch’io tale responso apprenda, è lecito?

egeo

Lecitissimo; e vuol mente sottile.