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ERCOLE | 103 |
stato rilevato, l’influsso del grande e aborrito tragediografo. La Pace è del 421, poco prima della pace di Nicia; e, se coglie nel vero la mia ipotesi, l’Ercole non dovrebbe essere di troppo anteriore.
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Concludendo, anche l’Ercole, nel complesso dei drammi euripidei, presenta un carattere tutto suo proprio. Carattere che non va cercato nella materia, e neanche nella sua disposizione, per quanto in parte nuova e strana; bensí in una certa ispirazione demoniaca, che anima ogni parte del dramma, e che tutti, lettori e critici, hanno sempre sentita, sebbene riesca sommamente difficile imprigionarla nelle reti di precise definizioni. Se poi, nel fissare la data del 424-421 abbiamo piú o meno colto nel vero, esso cadrebbe nel momento centrale dell’attività del poeta, a cui pure, quasi certamente, appartennero Le Supplici, che per quanto differenti in apparenza, pure ricordano l’Ercole in qualche nota: nella elevatezza dell’ispirazione, nella scarsità degli elementi scettici e sofistici, nella simpatia dei personaggi. E si può anche osservare che la scena di Furia ed Iride, e quella di Evadne, per quanto differentissime, sono però ispirate ad un medesimo criterio, o, meglio, mirano ad un medesimo effetto: colpire fortemente l’animo degli spettatori con una scena tanto spettacolosa quanto assolutamente inattesa ed imprevedibile.