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Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) III.djvu/214

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IPPOLITO 211


servo

Come una somma Dea tu allor non veneri?

ippolito

Quale? Un motto imprudente a te non sfugga.

servo

Costei che sta su la tua soglia: Cípride.

ippolito

La venero da lungi, io: ché son casto.

servo

Pur, venerata è fra i mortali, e celebre.

ippolito

Uomini o Dei, chi l’uno ama, chi l’altro.

servo

Equi sensi aver tu possa, e fortuna.