Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) III.djvu/27

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24 EURIPIDE

teseo
Si rivolge ad Adrasto.
Tu che col manto ascondi il volto, scòpriti,
parla, non gemer piú: nulla, se prima
per la lingua non passa, in porto giunge.
adrasto
D’Atene o re vittorïoso, o Tèseo,
a te supplice io giungo, alla città.
teseo
Che cerchi? Qual necessità ti spinge?
adrasto
Sai la funesta mia guerresca impresa?
teseo
Muto non fosti, attraversando l’Ellade.
adrasto
Il fior degli eroi d’Argo ivi perdei.
teseo
La triste guerra tali frutti adduce.