Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/266

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IFIGENIA IN TAURIDE 263


ifigenia

Si può, se occorre, rinnovar la formula.

pilade

Questo concedi a me: che, se la nave
naufraga, e vada insiem con l’altro carico
la lettera smarrita, ed io mi salvi,
valido il giuramento allor non sia.

ifigenia

Allora, sai, che voglio fare? Il molto
si ottien col molto. Io, ciò che questa lettera
scritto contien fra le sue pieghe, a te
dirò, per dirlo ai cari miei. Sicura
sarò cosí. Se tu salvi la lettera,
tacendo essa dirà tutto lo scritto:
se poi nel mar la lettera si perde,
salvando te, tu salverai lo scritto.

pilade

Per me, per te, bene tu parli. In Argo
dimmi ora a chi recar devo la lettera,
e ciò che udir da te devo, e ridirlo.

ifigenia

Annunzia a Oreste, al figlio d’Agamènnone:
Ifigenía, che fu sgozzata in Àulide,
e che morta è per voi, vive, e ti scrive.