Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/27

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che con la forza un uom foresto spogli,
non si dirà che d’una terra libera
il sovrano sono io: per timor d’Argo
si dirà che traditi ho questi supplici:
meglio ad un laccio essere appeso. Deh,
fossi tu giunto con piú lieta sorte!
Ma pure, adesso non temer che alcuno
te dall’ara e i fanciulli a forza strappi.
E tu ritorna ad Argo, e tanto aggiungi
ad Euristèo, che, se cagion di piato
egli ha contro costor, ne avrà giustizia.
Ma di qui trarli via, tu non potrai.

copreo

Neppur se farlo è giusto, e te lo provo?

demofonte

Giusto fu mai far vïolenza ai supplici?

copreo

Onta per me non è, ma per te danno.

demofonte

Danno se a te di trarli via consento.

copreo

Tu bandiscili; e allor via li trarrò.