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112 | EURIPIDE |
oreste
O Tindàridi,
anche a me favellare è concesso?
il dioscuro
Anche a te: questa impresa omicida
la imputo ad Apollo.
oreste
Come mai, Numi essendo, e fratelli
dell’estinta, lontan dalla casa
non teneste le Parche?
il dioscuro
La forza
del Destino sospinse gli eventi,
e di Febo il men saggio responso.
elettra
Ma qual Febo, ma quali responsi
della madre assassina me resero?
il dioscuro
Fu comune lo scempio, e comune
il destino; la colpa dei padri
su entrambi pesò.