Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/231

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coro

Tacete, via, tacete: odo il rumore
per via, d’alcuno che alla reggia appressa.

elettra

O carissime amiche, Ermíone giunge
nel mezzo della strage: ora si taccia.
Nei lacci della rete a cader viene;
bella preda sarà, se posso coglierla.
Ricomponete i vostri volti, traccia
di quanto avvenne non v’appaia. Ed io,
come nulla sapessi, attratto il ciglio
manterrò.
Si avanza Ermione.

                    Cara, dalla tomba giungi
di Clitemnestra? Dei defunti v’hai
sparsi i libami? Inghirlandata l’hai?

ermione

I favori ne ottenni, e sono qui.
Ma m’invade timor: che grido fu
quello ch’io lungi dalla reggia udii?