che sorgano dal sonno, e l’aste impugnino,
sí che qualcuno dei nemici, mentre
balza dal legno già, colpito a tergo,
spruzzi le scale col suo sangue, ed altri,
presi nei lacci delle reti, imparino
nei campi frigi a dissodar le zolle.
coro
T’affretti prima di saper gli eventi,
Ettore: non sappiam bene se fuggono.
ettore
Perché tanti, se no, fuochi arderebbero?
coro
Non so; ma gran sospetto in cuore accolgo.
ettore
Se di ciò temi, d’ogni cosa temi.
coro
Mai prima d’ora tanti fuochi accesero.
ettore
Né mai sí turpemente a fuga volsero.