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Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/58

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50 EURIPIDE

seicoro a
Chi secondo? Peòne ai Cilici
die’ la sveglia, ed i Misi a noialtri.
semicoro b
Dunque noi, come volle la sorte,
dobbiamo riscòtere
i Lici alla quinta vigilia.
coro
Antistrofe
Bene odo, sí. Del Simoenta ai margini,
sul giaciglio sanguineo,
l’usignoletta, di melodi artefice,
geme, con l’armonia varia dei canticí,
gli uccisi figli.
Mòvon le greggi ai pascoli
dell’Ida già: del súfolo
notturno odi lo strepito.
Le mie pupille molce
il sonno, che sui cigli,
quando arriva il mattin, posa piú dolce.
semicoro a
Come mai quei che mosse, le navi
dei nemici a esplorar, non s’appressa?