Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/93

Da Wikisource.
90 EURIPIDE


oreste

Matricida sarò, quand’ero puro!

elettra

Empio sarai, se tuo padre non vendichi.

oreste

A mia madre scontar dovrò la pena.

elettra

E a chi la sconterai, se il padre oblii?

oreste

Non forse il Dio, ma parlò tristo un Dèmone.

elettra

Dal tripode d’Apollo? Io non lo credo.

oreste

Fede io non ho che sia savio responso.

elettra

Non esser fiacco, non codardo: muovi
e tendi a lei la stessa frode ond’essa
lo sposo trucidò, per man d’Egisto.