Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/96

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ELETTRA 93


elettra

E dunque, io non potrò, poiché bandita
fui dalla casa di mio padre, e vivo
come una schiava in questa casa misera,
toccare, o madre, la tua man beata?

clitemnestra

Le mie schiave ho: per me non affannarti.

elettra

E che? Non m’hai da casa mia bandita,
come schiava di guerra? A sacco fu
posta la casa: al par di queste, ch’orfane
rimasero del padre, io fui prigione.

clitemnestra

Tali i disegni di tuo padre furono,
ch’egli tramò contro chi non doveva,
contro i piú cari suoi. Dirò, sebbene
quando una donna ha mala fama, tutto
ciò ch’ella dice, sa d’amaro, come
avviene a me, pur non a dritto. I fatti
saper bisogna; e quando io meritato
abbia l’odio, sarà giusto odïarmi.
Ma se questo non è, perché tant’odio?
Tíndaro, il padre mio, mi diede al padre
tuo, non perché ponesse a morte me,
né la mia figlia. E quello, col pretesto
delle nozze d’Achille, Ifigenia