Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/139

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elena

Che avvenne, ahimè, del misero
sposo? Vede egli il raggio,
scorge del sole il cocchio,
è delle stelle i tramiti,
o tra i morti ha di tenebre
sotterraneo retaggio?

coro

Fa’ sempre buoni auguri
per gli eventi futuri.

elena

Io te scongiuro, te invoco, molle
Eurota, dove cresce la canna
verde, se questa fama che volle
spento lo sposo mio non m’inganna.....

coro

Questa oscura parola, che dice?

elena

Un laccio alla cervice
stretto, un sanguíneo balzo spiccherò,
od un urto di spada
nelle mie membra spingerò — contesa
dal mio ferro a me stessa, onde il mio sangue