Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/272

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IL CICLOPE 269


corifeo

Quel che vuoi: sol che non ingozzi me.

ciclope

Punto! Ché, sgambettandomi nel ventre,
m’ammazzereste con i vostri balli.
S’accorge d’Ulisse.

Ehi! Che gente è costí, presso la stalla?
Son dei pirati forse? Dei ladroni?
Oh guarda! Agnelli della mia caverna
avvincigliati con i giunchi, e ceste
di formaggio assortito. E quel pelato
del vecchio, ha il viso gonfio per le busse!

sileno
Piagnucolando.

Tapino me! La febbre ho, per le bòtte!

ciclope

Di chi? Chi mai t’ha scazzottato il viso?

sileno

Questi: perché, Ciclope, non volevo
che portassero via la roba tua!

ciclope

Sapean che Nume io son, figlio di Numi?