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Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VII.djvu/37

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34 EURIPIDE


andromaca

Sgozzami dunque, l’ara della Dea
macchia di sangue: ella ti punirà.

ermione

O barbaro pollone, o dura audacia!
La morte osi affrontar? Ma di tuo grado
ti farò presto uscir dal tuo rifugio.
Tale ho un’esca per te. Ma oscure debbono
le parole restar: ben presto i fatti
quale sia ti diranno. Anche se stretta
da piombo liquefatto in giro fossi,
strappar te ne saprei, prima che giunga
il figliuolo d’Achille, in cui tu speri.
Ermione rientra nella reggia.

andromaca

Sí, spero in lui. Strano è pur ciò: rimedî
alcun dei Numi escogitò per gli uomini
contro i serpenti velenosi, e farmachi
niun trovò contro le malvage femine,
che un male son piú tristo della vipera
e del fuoco: noi siam tali per gli uomini.