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Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VII.djvu/42

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ANDROMACA 39

pur con vergogna tua, pria di patire
quello ch’io dico. Non convien per futili
ragioni, a grandi mali aprire l’adito,
né, se noi donne siamo un sí gran male,
debbon gli uomini a noi rendersi uguali.
Se filtri ho dati alla tua figlia, e reso,
com’ella dice, sterile il suo ventre,
non a malgrado mio, ma di buon grado,
senza all’are prostrarmi, io di tuo genero
voglio al giudizio sottopormi; a cui
render non debbo minor conto, se
di figliuoli lo privo. È questo il mio
sentimento. Del tuo, temo un sol punto:
che tu per una donna hai posta già
a sacco la città dei Frigi misera.

coro

Troppo ad un uom tu, donna, hai favellato:
oltre la mira il senno tuo colpí.

menelao

Futilità son queste, a ciò che dici,
o donna, e indegne del poter mio regio
e dell’Ellade. Sappi or che le cose
onde bisogno ha l’uom, valgon per lui
piú del sacco di Troia. Io per me reputo
malanno grande, che mia figlia perda
lo sposo; e a lei giungo alleato: tutto
può minor peso aver; ma la sua vita
perde una donna, se lo sposo perde.