Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) I.djvu/184

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689-701 FILOTTETE 157

filottete
Un’erba c’è, che più d’ogni altra cosa
690la mia piaga sopisce, e l’ammansisce.
neottolemo
Prendila, dunque: e poi, che altro brami?
filottete
Se caduta, sfuggita alcuna freccia
non mi sia; ché nessuno avesse a prenderla.
neottolemo
Queste son dunque le famose frecce?
filottete
695Queste, e non altre, che nel pugno io stringo.
neottolemo
Vederle da vicino anch’io, toccarle
posso, adorarle, come un Dio s’adora?
filottete
E questo, o figlio, e quanto altro di mio
giovar ti possa, a te sarà concesso.
neottolemo
700Brama pur n’ho; ma tal brama: se lecito
m’è, lo vorrei; se no, cura non dartene.