Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) II.djvu/140

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241-262 EDIPO A COLONO 137

corifeo
Via! Partite da questa contrada.
edipo
Le promesse cosí tu dimentichi?
corifeo
Trar vendetta dei mali sofferti,
non è colpa, nessuno la sconta.
245E l’inganno ch’è teso a contrasto
d’altri inganni, produce travaglio
per compenso, e non gaudio. E tu, lungi
ancor da quel seggio
ti lancia, il mio suolo abbandona,
250ché tu sulla mia
città, nuovo mal non attiri.
antigone
Stranieri clementi, se pure
pietà non avete
di questo mio padre vegliardo,
255poiché delle colpe
ond’ei non è reo
udiste il ricordo,
di me sventurata
abbiate pietà, stranieri,
260che per questo mio povero padre
vi prego, vi prego, e gli sguardi
non ciechi nell’occhio tuo fisso