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Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) II.djvu/225

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222 SOFOCLE

QUARTO CANTO INTORNO ALL’ARA


coro
Strofe
Se lecito è per me che la Diva invisibile
e te coi voti supplici
onori, o Re degl’inferi,
Edonèo, Edonèo39, deh, senza spasimi,
1650senza, ti prego, funereo travaglio,
scendere possa l’ospite
ai campi che gli estinti tutti ascondono,
nella dimora stigia.
Possa, deh, possa, in cambio
1655delle sciagure molte onde fu onusto,
un Dèmone esaltarlo; e sarà giusto.

Antistrofe
O sotterranee Dive40, e tu, mole invincibile
del can41, che, su le soglie
che niuno mai respingono
1660giace, ed il ringhio suo leva dai bàratri