Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) II.djvu/290

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670-695 ANTIGONE 287

670brillava; ma polvere
sanguigna degl’Inferi,
follia di parole
adesso, e delirio di mente la spengono.

Strofe II
Qual mai tracotanza degli uomini,
675Giove, frenare può la tua forza,
cui ne’ suoi lacci non stringe il Sonno che preda tutto,
non i mesi che corrono
infaticati; ma da vecchiezza mai sempre immune,
reggi, sovrano, d’Olimpo
680lo sfavillante bagliore.
E il passato ed il presente
e il futuro reggerà
questa legge; senza pena
verun eccesso mai nella vita sarà degli uomini.

Antistrofe II
685La molto errabonda speranza
utile a molti mortali adduce,
ad altri molti di vane frivole brame l’inganno.
Né alcun ciò che s’appressa
sa, se col piede prima non tocca l’ardente fiamma.
690Celebre è quella parola
detta da un uom di saggezza:
Spesso il male sembra un bene
ad un uomo a cui la mente
volse un Nume alla rovina.
695E da rovina ben poco tempo lontano resta.