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90 SOFOCLE 1260-1287

1260la doppia porta, e i cardini dai perni
divelse, e nella camera piombò;
e quivi a bende tortili si vide
la donna appesa. Ed ei, come la scòrse,
con un orrendo mugolo, meschino,
1265calò la salma appesa. E poi che a terra
giacque, vedemmo un orrido spettacolo.
Le fibbie d’oro onde sostegno avevano
le vesti della donna, svelse, ed alte
le sollevò su le pupille, e in queste
1270le conficcò, perché, disse, mai piú
non vedessero i mali ond’ei fu reo,
né quelli che patí, ma d’ora innanzi,
solo nel buio in quelli si affiggessero
che non dovean veder, né conoscessero
1275chi conoscer bramavano. Cosí
impreca, ed una volta, e piú, solleva
le palpebre, e le fora; e le pupille
sanguinolente bagnano le guance:
né dalla strage umide stille sprizzano,
1280ma negra pioggia e grandine sanguigna
scrosciano insieme. — Questi mali ruppero
non già da un solo, anzi da due: comuni
alla sposa e al consorte. Ahi! Fu l’antica
vera felicità; ma ora, gemiti,
1285morte, sciagura, vituperio, cerca
quanti nomi ha sciagura, e niuno manca.
corifeo
Oh, sventurato! Ed ora, ha tregua il male?