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Pagina:Trattati d'amore del Cinquecento, 1912 – BEIC 1945064.djvu/140

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questo. — Se pativa passione odiandola. — Credo che, si come in lui viveva, amandola, il disio di farle cosa grata, cosí allora dovea trovarsi, in quello, desiderio incredibile di nuocerle, congiunto a una inquieta passione di farle altretanto, e piú, in suo danno, come per lo adietro in utile avrebbe fatto.

Baffa. Qual giudicate dunque maggior passione: amore o odio?

Raverta. Generalmente parlando, dirovvi che grandissima passione non sia quella d’amore non si può negare, e sallo chi l’ha provata e di continuo prova. Ma che non sia maggiore l’odio, non è da dubitare, conciosiaché per Io piú, e quasi sempre, si vede odio nascere in loco d’amore, ma ben di rado ove è odio germogliare amore. Onde facile è da giudicare che piú potente sia il nemico che caccia l’altro. Però, non potendosi con altro cacciare amore che con lo sdegno, salvo chi non s’attuffasse nel fiume Solenno (se vero è che abbia virtú in sé di liberare d’amore chi si lava in quello), è di necessitá che s’accompagni con l’odio, il quale in sé doppia passion contiene: doglia dell’amore prima portato a quella persona, sdegnandosi d’essersi tanto invilito e piangendo il tempo perduto, onde sempre si rode. E, si come solamente la passion d’amore lo incitava a unire quel suo desiderio, cosí quella dell’odio lo guida a bramar vendetta non tanto in vita, ma ancora in morte. Come si vede di molti, che, vivendo i nemici loro, non si sono potuti vendicare; ma, poiché sono stati morti, ne’ suoi corpi hanno sfogata l’ira.

Baffa. Meglio era dunque al cavaliere non convertire il suo amore in odio, poiché la sua passione si fece maggiore.

Domenichi. Chi sa poi se l’odiava?

Baffa. Alle ragioni ch’egli dice, non può essere altrimenti.

Domenichi. Può anco esser di no, perché tutti gli sdegni e tutti gli amori non hanno sempre radici; ma ora egli parla della passione dell’odio. La quale alcuna volta è tanto potente, che i medesimi ch’odiano, non potendo trarre a fine le loro voglie, consumandosi dentro di sé, si rodono e muoiono. E, si come è maggiore l’amore che si cerca tener celato, non è