Pagina:Trattati d'amore del Cinquecento, 1912 – BEIC 1945064.djvu/361

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d’amore» dopo la Raffaella del Piccolomini, dove, fra i biricchini insegnamenti pòrti alle donne per abbindolar gli uomini, si possono anche raccogliere cosí importanti notizie sul costume; e finalmente La Leonora del Betussi, che ci offre una signorile rappresentazione della vita cortigianesca del patriziato italiano. E nella edizione di queste operette venne seguito (applicando, per la grafia e punteggiatura, le norme comuni a tutti i volumi degli Scrittori ) strettamente l’ordine cronologico di stampa, sebbene la composizione dello Specchio del Gottifredi e della Leonora del Betussi sia certamente anteriore alla data della prima stampa.

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«Il Raverta» di Giuseppe Betussi

Del Raverta di Giuseppe Betussi esistono cinque edizioni: quattro antiche del Giolito! 1 ) e una moderna del Daelli! 2 ). Nessun manoscritto arreca luce ai molti errori di stampa che formicolano in tutte le edizioni e alla scorretta punteggiatura, che spesso intralcia e confonde il senso del ragionamento, giá di per se stesso oscuro ed involuto. Questa ristampa venne curata di su le quattro edizioni giolitine, specialmente sulla prima e sull’ultima, la quale è nel complesso la migliore. L’edizione del Daelli non offri alcun giovamento, e per la scorrettezza del testo e per le troppe licenze grafiche ivi introdotte dal Camerini. Da noi invece furono scrupolosamente rispettate tutte le forme peculiari del testo ; sia rispetto alle doppie, come, per esempio, «apetito», «azzione», «avedere», «camino», «contradire», «essempio», «fabricare», «inalzare», «perfezzione», «provedere», «tolerare», «trare», «sodisfare», «sovenire», ecc., come rispetto alle forme speciali: «adverso», «apparare» per «imparare», «appresenta» per

(1) Il Raverta, dialogo di messer Giuseppe Betussi, nel quale si ragiona d’Amore e degli effetti suoi. In Venezia, appresso Gabriel Golito de’ Ferrari, 1544 (in ottavo, di pp. 206, raddoppiata la p. 178, con lungo Errata-corrige). — La seconda edizione è del 1545 (in ottavo, 202 pp.). Mancano la lettera al Cassola e i due sonetti.— La terza è del 1549 [in fine però: 1550] (in ottavo, di pp. 96 doppie). — La quarta è del 1562 (in ottavo, di pp. 199). Riproduce la lettera del Cassola, ma non i sonetti.

(2) Il Raverta di Giuseppe Betussi, dialogo nel quale si ragiona d’Amore e degli effetti suoi, con la vita dell’autore scritta da Giambattista Verci. Milano, G. Daelli. 1S64 (Biblioteca rara, volume xxx). Il Camerini premise una breve iutroduzione.