Pagina:Trattati del Cinquecento sulla donna, 1913 – BEIC 1949816.djvu/175

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dico, perché piú fino convien che sia del visentino e saia millanese. Deh, ornamento vile, ornamento scioco, ornamento ruina del marito, ma incitamento di lusuria a l’amante, principio della dannazione nostra, ornamento guida de l’inferno e ruina della vita presente! Deh, quanto era meglio forse che la donna fosse creata senza il pede, anzi senza la gamba, perché non verrebbe cosí spesso ad eccitarci a spassi lusuriosi, nostra consumazione e sua satisfazione! Nondimeno non devemo incolpare la natura, perché ogni cosa fece bene, ma damo colpa a noi medesimi, che consentimo a tanti ornamenti, nostra ruina. Perciò Menandro disse saviamente che gli è piú util cosa a l’uomo di sepelire la donna che pigliarla per mogliere. Pertanto, savio lettore, avertisse ch’el pede e la gamba ornata della donna non vi mova ad averla per continua vostra doglia, perché dice Esiodo che, avendo tu la donna galante, hai quella che ti svoda la casa. E Plauto dice che vi sono molti vizi della donna, ma questo è il maggiore: quando si concia sbelletando per piacere a se medesima, dá opera che sia grata a l’uomo ancora. Pertanto mirate alle sue veste fimbriate, che vi presentano piú minuti retalgi che si possa tagliare, tratessuti di tanti colori di quanti l’Africa, e di piú, si suol ornare. Perciò rasi, damaschi ed orinesini non bastano per loro sottane, di colori secondo l’apetito, il quale non posso esprimere, per essere insaziabile. E sappiate che mal volintieri raggiono del busto loro, perché voi vedete che son piú sodi di le corazze, ed oltra le sogliono fodrare di piastra di ferro, perché dubitano delle mortali percosse, per essere sempre infedele al suo sposo. De l’ornamento del suo petto non vi dico cosa, perché voi vedete quanto astutamente, accortamente, con diligenza grande, con tutto il studio che accade, conciano il petto con le mamelle, che offeriscono quella rimulla lussuriosa agli occhi lascivi, coperta a pena con pendente d’oro o catena o altra giogia levantina. E, se mirate al volto e ciglie spelate, voi vedete tutti l’inganni, percioché con tal parte studia grandamente di piacervi. Di trezze bionde e capelli adulterini la testa di ciascuna se gli è ornata non accade che vi dica, perché, essendo forse calve o machiate di