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iv - il convito, overo |
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nobiltá (la quale s’acquista con la propria virtú), ma piú tosto con una finta imagine di quella, che i figliuoli, che poi ne nascono, sono d’una terza natura, diversissima da quella del padre e della madre. Anzi, come avviene nelle cose che tralignano, togliendo dall’uno la ruvidezza de’ costumi, dall’altro la superbia, riescono sí zotichi ed insolenti, che per la prima disprezzano il padre istesso ed odiano la memoria dell’avolo infelice e degli altri antecessori. Benché tosto segue loro degna vendetta, percioché i parenti della madre hanno altrettanto, o piú, a schifo la viltá di quegli, e, rifiutandogli come indegni, non vogliono ad alcun patto riconoscerli per parenti; e cosí sono, ed a l’una ed a l’altra parte ed al mondo istesso, odiosi sempre. Che direm poi di quel vecchio, il quale, per essere stato un di quei savi che detto abbiamo, ha sempre nella sua giovanezza fuggito il prender moglie, ma, veggendosi nella vecchiaia disprezzato da ognuno e patendo gran disaggio intorno al governo della sua vita, si conduce finalmente a prenderla, quasi il matrimonio non fusse stato ad altro fine instituito che per far una salsa, lavar e lavorar una camicia e simili altre feminili faccenducce? Direm noi altro se non che egli è simile a colui, che, correndo al palio e noiandolo la troppa gravezza de’ vestimenti, si fermò in mezzo del corso per ispogliarsi? Perché, trovando un altro vecchio, cosí d’avarizia come d’anni carico, e facendo a gara di farsi conoscere l’un piú che l’altro per rimbambiti, questi, non curandosi di dote, anzi facendola (come molte volte è avvenuto nei di nostri ed avvien tuttavia), prende per moglie la figliuola di quello, ed egli per miseria gliela concede. Da questi dunque sí mal fondati matrimoni non pensate che possino se non duri avvenimenti succedere, i quali abbino a tenerli mal contenti insin a l’ultimo della lor vita. Ecco: costei, che, giovane, bella e fresca, si vede consumar il fior dell’etá sua nel rancolo del marito, non potendo, anzi non volendo, piú oltre la sua tosse e gli sputi sopportare, pensa pigliar altro partito a’ caci suoi. Per che, piú sdegnata che consigliata, ad altro non attende che, tirandosi alcun giovane in camera, a far vendetta de’ suoi vecchi, e tener quel conto