Pagina:Trattati di poetica e retorica del Cinquecento, Vol. II, 1970 – BEIC 1951962.djvu/496

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non sarà ella cosa materiale, avendo a medicar l’anima ch’è spiritale, dovendo la medicina esser proporzionata alla malattia.

De. Così io giudico.

Ti. Che dunque t’immagini ch’ella possa essere?

De. Credo ch’ella sia i buoni conforti, le ragioni, gli argomenti, gli esempi et altre sì fatte cose per le quali disponiamo gli animi degli uditori alle nostre volontà, essendo allo spirital medico che non ha, come s’è detto, corporali e materiali medicine, non tanto in luogo dei conforti del corporal medico quanto delle materiali medicine sue.

Ti. Ora va’ un poco discorrendo, il mio Dedalione, e vedi se una sola via si dà di dispor gli animi o pur molte, perciò che se una sola se ne desse, questa sareb║be [32] per aventura l’oratoria e solo l’oratore si darebbe il vanto dell’animastica medicina.

De. Non credo che l’oratore si spinga tanto innanzi.

Ti. Dimostrami dunque quali sono queste vie.

De. Così prestamente non si può rispondere a così fatte dommande: nondimeno, per quanto ora posso vedere, credo che le strade persuasorie sien tre.

Ti. Quali?

De. Il silogismo, l’entimema e l’esempio.

Ti. Vuoi tu dir altro che la logica, la retorica e la poetica? perciò che del logico è il silogismo, così come dell’oratore si è l’entimema e del poeta l’esempio.

De. Mi pare.

Ti. Per questi tre istrumenti, dunque, lo spirital medico guarisce i mali e peccati dell’anima, non escludendo già quello che è di tutt’altri il migliore, cioè la teologia; perciò che quella è cosa divina e noi favelliamo umanamente. Per questo dunque Aristotele di tutt’e tre volle parlare necessariamente per non lasciar niuno ║ [33] di que’ tre necessarii istrumenti per li quali fa lo spirital medico le sue divine operazioni1; e sì come assomiglia la retorica alla logica, così alla retorica assomigliano molti la poetica, di modo che viene anco a cavarsi che la poetica si compari eziandio alla logica. Di questo hanno molti diversamente dintorno alle loro precedenze conteso, tra’ quali era Gorgia in favor della

  1. Marg: nel primo libro della Retorica à cap. i. et a cap. iii. = Ret. I, 1355b8 e 1356a31.