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rebbe un congresso permanente, e sarebbe permesso ad ogni vicino di associarvisi.
Relativamente all’etichetta del diritto delle genti, in quanto che la medesima può contribuire al mantenimento della pace, un simile congresso ha di già sussistito durante la prima metà del secolo XVIII. Gli Stati Generali adunati all’Aja rappresentavano un congresso di etichetta diplomatica. I ministri delle principali corti d’Europa, come altresì quelli delle repubbliche vi denunziavano la loro lagnanze contro la iniquità provate dalla parte di un’altra potenza; essi riguardavano l’Europa come una comune confederazione, che le potenze eleggevano par arbitra delle loro differenze.
Coll’andar del tempo questa idea del diritto delle genti disparve dai gabinetti, nè vi fu riprodotta che dopa l’esercizio delle ostilità, e con certe daduzioni destinate ad essere sepolte negli archivj.
Per congresso s’intende una riunione arbitraria di più stati dissolubile in tutti i tempi.
L’unione la quale, come appunto è quella degli Stati d’America, è fondata sopra una costituzione, e per conseguenza è indissolubile, riesce totalmente straniera alla nostra idea.
Il congresso, tal quale noi lo proponiamo, è l’unico mezzo di render reale l’idea di un di-